SETTEMBRE, ANDIAMO. E’ TEMPO DI MIGRARE. seconda parte

Un’altra specie, con cui ho la fortuna di passare parecchio tempo a tu per tu, è la BALIA NERA (Ficedula hypoleuca). E’ una specie migratrice a lungo raggio presente in Eurasia e Africa nordoccidentale; sverna nell’Africa centroccidentale. Sono numerosi i soggetti di passo in Valle d’Aosta, ma sfortunatamente durante l’autunno, quando sono più facili da incontrare, maschi e femmine si rassomigliano molto perché i maschi perdono il loro magnifico piumaggio primaverile bianco e nero e diventano anche loro marroni superiormente con la parte esterna delle ali e la coda di un marrone più scuro. Le parti inferiori sono bianche con sfumature fulve sul petto e parte della gola. I giovani assomigliano alle femmine ma con colorazione nelle parti superiori tendente al rossiccio e parti inferiori marcatamente più fulve. Anche la barra allare bianca è sfumata di fulvo.

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E’ uccello di piccole dimensioni appartenente all’ordine dei Passeriformi, la lunghezza è di 13-14 cm e l’apertura alare di 22-24 cm
Si ciba di insetti e delle loro larve e di parassiti dei nidi di altri uccelli. È generalmente un uccello silenzioso e soltanto di rado emette un grido di richiamo aspro, ma debole. Il curioso comportamento di mangiare i parassiti dai nidi degli altri uccelli ha fatto credere che andasse a imbeccare gli uccelli altrui, di qui il nome di balia.

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una serie dedicata alla balia la trovate sul mo sito alainghignone.altervista.org

Anno dopo anno anche il PRISPOLONE(Anthus trivialis) è solito mostrarsi per alcuni giorni nei dintorni del mio punto di osservazione. E’ un passeriforme molto diffuso nel continente europeo, con un areale di presenza molto vasto: dal Nord Europa all’Asia, sino all’India. In Italia nidifica con alcune decine di migliaia di coppie e raggiunge la massima diffusione nella fascia compresa tra 800 e 2000 metri di altitudine. Frequenta aree aperte e soleggiate di montagna, collina o pianura, in cui si trovino boschi e radure erbose; nei mesi invernali, invece, migra a Sud del Sahara.
Prevalentemente marrone chiaro, il Prispolone presenta nella parte superiore penne brune che formano strisce marcate, ma anche sfumature olivastre, mentre il petto è color crema con macchie scure. E’ lungo circa 16 cm ed ha la coda relativamente lunga come molti motacillidi.
Può essere confuso con la Pispola, Passeriforme assai simile ma leggermente più piccolo per dimensioni e dal piumaggio maggiormente striato. Sulle zampe, di colore rosa, si nota un’unghia posteriore arcuata.

prispolone in aguato

Di indole solitaria, il prispolone può riunirsi in piccoli gruppi durante la migrazione.
Il Prispolone è conosciuto per il suo volo nuziale: il maschio spicca il volo da un posatoio esposto e sale verticalmente, inizia a cantare appena prima di raggiungere il punto più elevato per poi continuare mentre si lascia cadere obliquamente con le ali aperte a “paracadute” e terminare con una serie caratteristica di note, “siie-siie-siie”.

prispolone al bagnetto 10

altre immagini di un soggetto grande amante dell’acqua le potete trovare sul mio sito alainghignone.altervista.org

Pubblicato da avifoto

Nato ad Aosta il 26 aprile 1977, attualmente svolgo la professione di agronomo e nel tempo libero do libero sfogo alla mia passione: la fotografia. Nel corso degli ultimi anni la mia attenzione si è concentrata sugli scatti naturalistici, con particolare attenzione all'avifauna, con sempre maggior interesse per quella che risiede in modo permanente o per alcuni mesi o addirittura per solo pochi giorni in Valle d'Aosta.