SETTEMBRE, ANDIAMO. E’ TEMPO DI MIGRARE.

Inizia così una poesia di Gabriele D’Annunzio che celebra la transumanza ossia la partenza di persone ed animali dall’alta montagna per far ritorno a valle e trascorrere l’inverno in un luogo dove la disponibilità di cibo per il bestiame è garantita.
Settembre infatti è da sempre, in molte realtà di montagna e non, un mese di spostamenti per persone ed animali domestici, ma anche il momento in cui un gran numero di specie volatili iniziano la loro lunga migrazione dai luoghi dove si sono riprodotti ai posti in cui sverneranno al caldo.

Per me settembre è l’occasione per veder partire un gran numero di specie che mi hanno tenuto compagnia in estate, l’upupa, l’averla, il torcicollo, gli stiaccini… Ma è anche il momento in cui vedo apparire, giorno dopo giorno come per incanto, i silvidi, piccoli soggetti alati sempre in movimento che in alcuni casi dopo alcune ore o alcuni giorni si dileguano grazie a quella loro innata capacità di seguire la rotta che percorrono da millenni e che nessuno ha mai disegnato.

Uno alla volta, giorno dopo giorno, presenterò durante tutto settembre le diverse specie che si affacciano ogni anno alla mia pozza durante questo loro lungo viaggio…

La prima specie avvistata quest’anno è stata la BIGIARELLA (Sylvia curruca) dal comportamento schivo con l’abitudine di frequentare arbusti e alberi per rimanendovi spesso nascosta, anche quando ricerca il cibo. Normalmente è molto attiva e si muove in continuazione, tanto che io l’ho soprannominata “la bisbetica”.

bigiarella allo scoperto

La Bigiarella ha una lunghezza di 12,5-13,5 cm, un’apertura alare di 19-21 cm ed il peso di solito non supera i 14 grammi. Maschio e femmina sono molto simili e presentano una colorazione bruna, con il capo grigio sfumato in tonalità più scure nella zona perioculare. La gola è bianca e sfuma verso il bianco-sporco di petto, addome e ventre; fianchi e spalla sono anch’essi bruni e virano verso le tonalità più chiare di petto e ventre. Il becco è nerastro, sfumato di azzurro alla base, mentre le zampe tendono al bruno-scuro o al nero. I giovani in autunno somigliano moltissimo agli adulti, differenziandosi solo per una sottile stria bianca che parte dal becco, passa sopra l’occhio e sfuma verso la nuca.

bigiarella veloce pulitina

In Italia la Bigiarella è nidificante e migratrice, con distribuzione limitata all’arco alpino dove predilige fare il nido nella fascia altitudinale tra 1.100 e 2.350 metri, verso il limite superiore delle conifere e nella fascia di transizione ad arbusti; sverna in Asia meridionale e Africa nordorientale.

Tutta la serie dedicata al soggetto la trovate sul mio sito alainghignone.altervista.org

Un altro visitatore settembrino della mia pozza è il BECCAFICO (Sylvia borin); Uccello piuttosto schivo e non molto appariscente per via della livrea di colore bruno olivastro chiaro, ha un anello attorno agli occhi di colore chiaro e pallido e le gambe grigie. Maschi e femmine sono praticamente identici e hanno una lunghezza di circa 14 cm, un’apertura alare di 21-24 cm per appena 22 grammi di peso.

beccafico morbidezza

In quasi tutta Europa questo uccello migratore è ampiamente diffuso da maggio fino a settembre; in Italia è presente soprattutto sulle Alpi dove predilige le boscaglie di ontano verde, ma frequenta anche, a bassa quota, arbusteti ombrosi e umidi, spesso vicino all’acqua, talvolta anche cedui su suoli caldi e asciutti. Sverna nell’Africa tropicale, il tempo di percorrenza e la direzione del volo gli sono innate.

beccafico comodo in acqua

È un uccello abitudinario: molti individui si insediano ogni anno nello stesso territorio, per trascorrere la stagione estiva e riprodursi. Ed è anche una specie relativamente longeva tra i Passeriformi: un Beccafico in natura può infatti raggiungere mediamente i 10 anni d’età.

Anche per soggetto trovate una intera galleria sul mio sito alainghignone.altervista.org

Anche la CANNAIOLA (Acrocephalus scirpaceus), è un passeriforme che è possibile scorgere in questo mese; benché sia presente e nidificante nei canneti che costeggiano laghi e Dora Baltea nei mesi caldi, ad inizio autunno è più facile scorgerlo perché si uniscono alla popolazione presente anche i soggetti di passo. Inoltre, in questo periodo, le cannaiole sono più propense ha stare e cercare cibo anche nei cespugli più lontani dall’acqua.
Adulti e giovani sono tra di loro indistinguibili. La colorazione del piumaggio tende al marroncino, molto chiaro, le parti superiori possono essere di un marrone più scuro, la gola bianca, e presentare un lieve sopracciglio bianco sulla testa. Il becco è piuttosto allungato con la parte inferiore marrone chiaro/arancione; le zampe sono marrone. La lunghezza è di circa 13-13,8 cm con apertura alare di 19-21 cm.

Cannaiola in torsione

Nidifica generalmente su un nido a coppa costruito appeso alle cannucce di palude; per la Cannaiola comune non esiste praticamente un canneto troppo piccolo. La specie è magistralmente adattata alla vita in questo habitat uniforme e, con il suo corpo snello, si arrampica agilmente attraverso l’intrico della vegetazione. La Cannaiola comune ha l’abitudine di scivolare su e giù lungo le canne e di saltellare di stelo in stelo.

Cannaiola in centrifuga

la cannaiola è la specie che il Cuculo (Cuculus canorus) parassita più spesso, infatti, questo ultimo approfittando di un momento d’abbandono del nido vi depone un uovo, che la cannaiola non riconosce e cova con la stessa assiduità riservata alle proprie uova. Alla schiusa il giovane cuculo con uno sforzo incredibile, in relazione alle sue minute dimensioni, scaraventa fuori dal nido le uova della cannaiola assicurandosi così l’esclusive cure ed attenzioni dei genitori adottivi.

Tutta la serie sul mio sito alainghignone.altervista.org

Continua…….

Pubblicato da avifoto

Nato ad Aosta il 26 aprile 1977, attualmente svolgo la professione di agronomo e nel tempo libero do libero sfogo alla mia passione: la fotografia. Nel corso degli ultimi anni la mia attenzione si è concentrata sugli scatti naturalistici, con particolare attenzione all'avifauna, con sempre maggior interesse per quella che risiede in modo permanente o per alcuni mesi o addirittura per solo pochi giorni in Valle d'Aosta.