Sin da bambino ho avuto un “appeal” per gli animali ed in particolare per i bovini ed i tori… e credo questo abbia influito non poco sulla mia vita… sarà forse solo un caso che ora lavoro in un centro genetico???
Quando nel 2000 restai per 6 mesi in Spagna, il più gran rimpianto fu quello di non possedere ancora un teleobiettivo per fotografare i “torso bravos” o “torso de lidia” che vedevo lontani nei campi (los pastos).
E così nella mia ultima visita in Spagna mi sono organizzato per poter finalmente vedere da vicino questi tori il cui antenato è il Bos taurus ibericus, una sottospecie dell’uro diffusa nell’Europa sudoccidentale, dalla Camargue al delta del Guadalquivir. Questo animale si differenziava dalla sottospecie dell’Europa centrale Bos taurus primigenius per le dimensioni minori e la corporatura più snella e agile. Dopo la domesticazione, i discendenti di questo animale, a differenza dei discendenti degli uri dell’Europa centrale, non persero mai il carattere battagliero e aggressivo che aveva reso proverbiali i loro antenati selvatici; anzi, col tempo e con le regole sempre più precise imposte dall’Ottocento in poi per gli spettacoli taurini, i vari allevamenti diedero origine a una vera e propria metodologia selettiva caratteriale, tesa proprio ad esaltare queste qualità.
La loro fine è certo triste e indubbiamente crudele, ma lo loro vita nei campi e pascoli aperti è senza dubbio più dignitosa e felice di quelli della maggior parte dei bovini da carne allevati su grigliato e su una superficie minima di “benessere” deciso dalla burocrazia.
Questi alcuni scatti fatti a questi nobili animali nella Ganaderia (allevamento) «Los Romerales» de Fuente Ymbro di Ricardo Gallardo Jiménez a San José del Valle (Cadix). Un grazie particolare va alla’amico Javier Fernandez Vega che è stato così gentile da accompagnarmi ed imprestarmi il suo, impressionante per peso e qualità, Nikon AF-S 200mm f/2 G ED VR II, una lente da record!!!
“Es un animal misterioso. Es bravo y noble. Es fiero y parece manso. Es fuerte y apenas hace uso de su fortaleza. Muere joven como los elegidos de los dioses” Antonio Diaz-Cañavate