Il soggetto di cui parlerò in questa occasione è tra quelli che, agli albori della mia “carriera” fotografica, avevo incluso negli “off-limits”. Non per lontananza geografica o per rarità, ma perché essendo un soggetto notturno ritenevo poco probabile la sua presenza in Valle d’Aosta ed una volta trovato sarebbe sorto il problema di illuminarlo sufficientemente, per fotografarlo correttamente senza però arrecargli disturbo e fastidio.
Durante una uscita serale in Vallée ho udito, per puro caso, quello che in principio sembrava un lamento, poi un urlo di dolore poi, solo quando è giunto più vicino, ho realizzato che potesse essere il canto di un qualche possibile rapace notturno. Visto il luogo, il periodo ed il suono non poteva che trattarsi dell’allocco (Strix aluco).
La curiosità e la voglia di vederlo hanno avuto la meglio sull’iniziale titubanza nel vagare di notte in posti decisamente “wild”, al freddo ed al buio più completo.
Le serate alla loro ricerca sono state lunghe, ma fruttuose e mi hanno permesso di trovare luoghi di ripresa più interessanti del folto bosco di partenza per poterlo fotografare come lo speravo, con lo sfondo completamente scuro e buio come la notte in cui vive, canta e caccia l’allocco, il primo strigide valdostano che sono riuscito a fotografare a notte fonda!!!
buona visione…
Tutta la seria è presente sul mio sito nella pagina dedicata all’avifauna valdostana!!!
Saluti
Alain Ghignone